venerdì 12 giugno 2015

Il senso della pesca

Mi rendo conto che è passato un anno dal mio ultimo post.
Avevo perso di vista il mio stesso blog, a causa dei tantissimi avvenimenti che sono capitati quest'anno, primo su tutti la nascita di mio figlio Riccardo, e ammetto di aver trascurato un po' troppo il mio hobby preferito.
Ma sono bastate due uscite per farmi ritrovare lo spirito "giusto", ed ecco allora che ho deciso di scrivere questo post, con questo titolo un po' altisonante, ma che rende appieno le mie sensazioni dopo un paio di uscite che mi hanno rinfrancato dall'assenza dalle rive di questi mesi (chi ha avuto figli mi capisce, chi non ne ha ancora mi capirà...!)
In realtà, se non fosse stato troppo lungo, come titolo avrei anche potuto usare una citazione di Zane Grey, che amo molto: "If I fished only to capture fish, my fishing trips would have ended long ago." (Se pescassi solo per catturare pesci, i miei viaggi di pesca sarebbero terminati da tempo)

Il mio inizio di stagione è stato tutt'altro che esaltante. Poche uscite, qualche cappotto, una trotella qua e là, condizioni del fiume "strane" (troppo gonfio, troppo scarico, acqua troppo limpida...)
O forse queste sono solo le scuse che usiamo noi incapaci per giustificare le scarse catture...
Ma tutte queste uscite, anche quelle a vuoto, mi hanno fatto venire in mente la citazione di Zane Grey, oltre a uno splendido pensiero di John Gierach: "They say you forget your troubles on a trout stream, but that's not quite it. What happens is that you begin to see where your troubles fit into the grand scheme of things, and suddenly they're just not such a big deal anymore." (Si dice che lungo un torrente da trote si dimentichino i propri problemi, ma non è esattamente così. Ciò che accade veramente è che si comincia a vedere dove i problemi rientrano nel grande schema delle cose, e di colpo non sembrano più così grossi)
Mentre sto pescando tutto il resto passa in secondo piano, preoccupazioni, pensieri, il lavoro, le bollette, le rotture di **zzo... e prendere un pesce (grande o piccolo che sia) è solo uno dei tanti aspetti che compongono questo favoloso mosaico.

Ok, ok... va bene... poetic mode OFF... :-D
Torniamo un po' più terra-terra, e vediamo di iniziare davvero questo benedetto report: le due pescate in questione si sono materializzate a inizio giugno.

Lunedì 1 giugno 2015 - Sesia
Lunedì 1 giugno, complice il ponte del 2, ho colto l'occasione per raggiungere l'amico Max "Ossolano" in riva al Sesia.
Sono arrivato non certo nel momento ideale, in pieno pomeriggio, con il sole a picco. E infatti per la prima ora e mezza non abbiamo visto una pinna.
Poi Max mi porta in uno spot che non conoscevo, in un tratto abbastanza infrascato, dove si alternano tratti di fiume soleggiato e tratti di ombra. Condizioni ottime. Anche se l'acqua sembra cristallo.
Noto un rigiro appena a monte di un punto dove l'acqua "fa la schiuma", e decido di concentrarmi lì. E non sbaglio, perchè in un'ora porto a guadino 5/6 trote, e ne slamo un altro paio.
Ne fotografo solo una, le altre le slamo direttamente in acqua per evitare di maneggiarle inutilmente.


Poco dopo mi chiama un altro amico, Federix, che è in zona, per cui abbandono volentieri uno spot che mi stava portando fortuna.
Volentieri perchè ho l'occasione di pescare ancora una mezz'oretta con gli amici Federix e Big Esox, che riesco a vedere e frequentare molto meno di quanto vorrei.

Mercoledì 10 giugno 2015 - Toce
Sottotitolo: "Quando tutto va esattamente come dovrebbe"
Dopo il lavoro raggiungo nuovamente Max "Ossolano" su un tratto di Toce che abbiamo già battuto più volte. Purtroppo però lo troviamo stragonfio, decisamente impescabile.
Allora mi viene in mente un tratto dove normalmente c'è sempre poca acqua (e non a caso è un tratto molto battuto dai pam).
Ovviamente lo troviamo con una buona portata d'acqua, anche piuttosto velata, ma sicuramente pescabilissimo.
L'acqua, come dicevo, è gonfia e velata. Eppure una vocina mi dice: "Metti un blackfury! Non riuscirai a pescare in profondità, ma i colori fluo, con questa acqua, possono fare la differenza".
Dopo 10 lanci sento una mangiata.E questa è la seconda svolta decisiva (la prima è stata il cambio di spot assolutamente imprevisto).
Parlo di svolta, perchè se non fossi stato rinfrancato da quella mangiata, avrei sicuramente cambiato esca, scegliendo qualcosa di più "tosto", come chiunque sano di mente avrebbe fatto in quelle condizioni.
E invece, la convinzione di continuare con un artificiale teoricamente "sbagliato" ha fatto la differenza. Ecco perchè si dice - giustamente - che la testa conta tantissimo nella pesca!
Mi sposto leggermente a valle, e ne incanno un'altra, più bellina di quella che non c'era rimasta poco prima.


Da qui, è un susseguirsi di mangiate, c'era attività frenetica una spanna sotto la superficie da parte delle piccoline (che però non consideravano nemmeno di striscio i tantissimi insetti a galla). Quindi tutta l'attività, di fatto, era racchiusa in mezzo metro d'acqua (ecco quindi la fortuna di aver imbroccato l'artificiale giusto, nel momento giusto).
Alla fine ne saranno uscite 6 (credo) in meno di due ore... e chi conosce il Toce sa che è un evento piuttosto raro, anche se si parla di pinelle.
Una, in particolare, è stata una cattura che mi ha dato bellissime sensazioni. Una piccolina, appena di misura, che ho preso "su bollata", quasi da moschista. L'ho vista bollare, ho aspettato un istante, e ho lanciato appena a monte, recuperando in favore di corrente. Vista, cercata, presa. Piccola, ma presa così vale doppio. :)

Ma la ciliegina sulla torta è stata questa bella lacustre/izzata pinnata benissimo e capace di farmi divertire con un paio di ripartenze "cattive" in corrente.


Insomma, per chiudere questo report cercando di sintetizzare il tutto in una frase (e rimetto un istante il poetic mode su "on"): non so voi, ma io il paradiso me lo immagino così. In piedi, in mezzo a un fiume, con la canna da pesca in mano. Con il sole che tramonta e il fresco che ti entra sotto i vestiti. Con accanto persone e pescatori con la P maiuscola, con cui scambiare una battuta, o filosofeggiare sul perchè in certi momenti tutto sembra andare bene, e in altri non si vede un pesce. E se prendi tanto o poco, grandi o piccole, cambia davvero poco. Perchè, davvero, If I fished only to capture fish, my fishing trips would have ended long ago.
 

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