mercoledì 7 dicembre 2011

Come la vedo io

Iniziamo come si fa tra persone educate.

Buongiorno a tutti, mi presento.

Mi chiamo Federico, e nel mondo dei forum e del web forse qualcuno mi ha già conosciuto come "linuz", che è da ormai più di 5 anni il mio "nick da battaglia" sul fronte pesca.


Sono amministratore del forum di pesca forse più completo d'Italia, PescaOk.it, e ho frequentato e frequento tutt'ora, a tempo perso, numerose community di pescatori.

Sono un pescatore dilettante, nel vero senso della parola. Dilettante nel senso di "licenza B", e dilettante nel senso di "diletto": per me la pesca è uno svago, un divertimento, un modo di rilassarmi e stare a contatto con la natura e con le cose davvero importanti della vita.

«Le cose serie vanno affrontate con leggerezza. Quelle di poco conto con serietà» sosteneva secoli fa Yamamoto Tsune.
La pesca la metto senza dubbio tra le cose di poco conto, nell'economia dei compiti e delle responsabilità di un'esistenza. E proprio per questo ritengo che vada presa maledettamente sul serio.
Io quando mi preparo per una pescata  ci metto un sacco di impegno, voglio che tutto sia perfetto, mi concentro al punto che alla fine della pescata sono a pezzi.
Ma si tratta di una stanchezza sana, bella, piacevole, che dona energie anziché toglierle.


Sono un pescatore anomalo, tanto più di questi tempi.Non ho un nonno o un papà pescatori, non sono nato in riva al mare o su un lago.
Mi sono innamorato della pesca da ragazzino, senza un perché.
Ho pescato, o meglio, ho improvvisato fino a 15 anni, quando poi altri interessi (in particolare quelli a due ruote e quelli con i tacchi e i capelli lunghi) mi hanno allontanato dalla pesca.
La mia più grande passione è rimasta sopita per anni fino a quando, un giorno, senza un perché, senza una ragione apparente, mi sono comprato una nuova canna da spinning.

Che differenza dalle cannacce in fibra di vetro che usavo da 'bocia'! (passatemi il dialettalismo, ogni tanto la mia torinesità deve pur uscire allo scoperto).
Che leggerezza, che tecnologia!
L'ho presa in mano ed è rinato un amore. Il più classico dei colpi di fulmine.
A quella canna da pesca ne sono seguite (molte) altre, e chissà quante ancora ne seguiranno.

Adoro pescare, adoro in particolare lo spinning, che unisce la pace dell'immersione nella natura alla ricerca costante della preda. Adoro l'imprevedibilità e duttilità dello spinning, che mi permette di insidiare piccole trotelle di montagna e enormi siluri in grossi fiumi.


Non sono un fanatico, in nessun senso.
Pratico (ma non predico) il Catch & Release, ma quelle due trote al forno lasciatemele mangiare, senza giudicarmi o criticarmi.
Per me ogni pesce ha la sua dignità e va rispettato, tanto la regale trota quanto il bistrattato gardon.
Ho delle mie idee sul pesce alloctono, ci arriveremo, ma non sopporto i talebani dell'uno e dell'altro schieramento.
Digerisco a fatica i "professori" della pesca, quelli che conoscono i cataloghi a memoria, che hanno un milione di canne costosissime, e poi magari a pesca non ci vanno neanche.

Non esiste un pesce nè una tecnica migliore o peggiore di altre.
Io adoro spinnare nei torrenti montani, ma non per questo mi permetto di giudicare, o peggio, criticare, chi insidia bass in stagni di pianura o chi si diverte a carassi con la roubasienne.
Nasco spinner, ma quando ho tempo e voglia mi concedo un'uscita pam, mentre non amo le pesche statiche.
Ma non per questo disprezzo chi ama concedersi una notte a carpe o una pescata a bolognese.
Diffido sempre da chi pensa che la "sua" tecnica e i "suoi" pesci siano gli unici che hanno senso di esistere, e il resto è tutta m***a (al posto degli asterischi metteteci una "e", una "r", e una "d").


Non amo il lato agonistico, non cerco la competizione nella pesca.
Nel senso che non amo le gare "vere", quelle ufficiali, quelle della fipsas.
Ma anche nel senso che se sono a pesca con un amico, e lui prende più di me, non sono scocciato o offeso.
Sono contento per lui.
Oggi a me e domani a te.
So che può suonare come una frase di circostanza, ma vi giuro che per me il bello della pesca è immergermi nella natura, respirare bellezza e riempirmi di qualcosa di superiore.
Il numero di catture, il peso, la lunghezza mi interessano meno, molto meno.


Non c'è molto altro da aggiungere.
Questa è in due parole la pesca a spinning come la vedo io.
Non mi aspetto certo che tutti siano d'accordo con me, ma sarò molto felice, se ne avrò la possibilità, di incrociare la mia lenza con chiunque me ne darà l'opportunità, anche se la pensa in modo diverso da me.
Ci si vede sui nostri amati argini (e ricordiamoci sempre di trattarli bene, per rispetto del pescatore che arriverà dopo di noi).

1 commento:

  1. Ciao fede/linuz, da blogger a blogger, in bocca al lupo per questa tua nuova iniziativa! E complimenti per il post, condivido in pieno quanto hai scritto ;)

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I commenti sono liberi, pertanto mi affido al tuo buonsenso e alla tua buona educazione. Grazie.