mercoledì 21 dicembre 2011

Un viaggio da favola negli USA (con la pesca come contorno)

Riporto qui un favoloso viaggio datato agosto 2009: un viaggione di 3 settimane negli States, 10 giorni sulla costa Est e altrettanti in California-Nevada.
Un viaggio da sogno, purtroppo senza le canne da pesca al seguito, ma non crediate che per questo non abbia nulla da raccontare in ambito alieutico!

Il mio primo approccio con la pesca a stelle e strisce risale al primo giorno, su una spiaggia del New Jersey :-D

Posted Image

venerdì 16 dicembre 2011

I dieci linuz-comandamenti dello spinning

Non credo che ce ne sia bisogno, ma per ogni evenienza specifico che questo post nasce con un intento scherzoso, e non vuole essere offensivo o blasfemo verso nessuno.
Fatta questa premessa, ecco i 10 comandamenti dello spinning secondo il linuz-pensiero.
 
 

mercoledì 14 dicembre 2011

verificare il bilanciamento del combo da spinning

Dato che sono in molti a chiedere come si bilancia il combo da spinning, penso possa essere utile spiegarlo qui.

Partiamo dal presupposto che ogni canna e ogni mulino, a parità di lunghezza e taglia, potrà avere un bilanciamento diverso.
Ad esempio, un exage 4000, che bilancia perfettamente la mia shimano 240, risulta addirittura troppo leggero sulla mia daiwa 230 (nonostante la canna sia più corta di ben 10 cm!).

Ma veniamo alla prova empirica per stabilire se il combo è bilanciato:
Per prima cosa bisogna fare la prova con il mulinello montato sulla canna, e senza l'artificiale montato.
Dobbiamo cercare il "fulcro", ossia il punto in cui il pollice va a spingere:


lunedì 12 dicembre 2011

Fishing quotes / Citazioni sulla pesca

"My biggest worry is that my wife (when I'm dead) will sell my fishing gear for what I said I paid for it."
La mia più grande paura è che mia moglie (quando sarò morto) venda la mia attrezzatura da pesca a quanto le ho detto di averla comprata.
Koos Brandt

"The two best times to fish is when it's rainin' and when it ain't."
I due migliori momenti per pescare sono quando piove e quando non piove.
Patrick F. McManus


sabato 10 dicembre 2011

Iniziare a spinning in torrente

Riporto qui un mio "vecchio" articolo sulla pesca a spinning in torrente, scritto nel settembre 2008 e aggiornato nel corso degli anni, sperando che possa essere utile a qualcuno.

--------------

Io non posso dire di essere un pescatore esperto, tutt'altro, ma qualcosina sullo spinning in torrente penso di averlo capito.
E siccome quando ho iniziato avevo più dubbi che certezze (...ne ho tanti ancora adesso, ma finalmente inizio ad avere anche qualche certezza!) ho pensato che potesse essere utile dire due parole a chi ha intenzione di iniziare a pescare con esche artificiali nei torrenti.


Una premessa:
Vorrei iniziare con una classificazione degli ambienti: spesso si usa il termine "torrente" tanto per il riale di montagna quanto per il torrentone pedemontano, nonostante si tratti di ambienti completamente diversi.
Io parlerò di "riale" per indicare un corso d'acqua dalla portata limitata e con una pendenza spesso sostenuta, caratterizzato da fondale roccioso e piccole buche. E' il regno incontrastato delle trote fario, che non raggiungono mai taglie notevoli a causa dell'ambiente ristretto e della scarsità di cibo.
Poi c'è il "torrente montano" vero e proprio, ancora caratterizzato da notevoli pendenze, salti e buche importanti, e corrente più o meno sostenuta a seconda delle piogge che ne modificano la portata d'acqua. E' ancora il regno della fario, ma vi si possono adattare le iridee d'immissione, e vi si trovano anche salmerini.
Quando il letto si allarga, la pendenza cala e il fondo sassoso lascia spazio a fondali sabbiosi, fangosi o ciottolosi, e grazie all'apporto degli affluenti aumenta anche la portata d'acqua, si inizia a parlare di "torrente di fondovalle". Qui si iniziano a incontrare anche le marmorate, mentre non si trovano più i salmerini. Nell'ultimo tratto del torrente pedemontano anche le fario diventano delle rarità e si cominciano a incontrare diversi ciprinidi.
Come è evidente ciascuno di questi ambienti necessita di un approccio diverso, che tenterò di illustrare qui di seguito.

giovedì 8 dicembre 2011

Catch & Release

Il tema è delicato, e decisamente trattato e approfondito su molti siti e forum, e non pretendo certo di risolvere il problema con un post. Semplicemente ci tengo a ribadire alcune posizioni che ritengo "intoccabili".
Il problema, parlando di no kill e C&R, e che tutti hanno posizioni più o meno diverse, eppure nessuno dice qualcosa di sbagliato.
Finché si rispettano i regolamenti, è impossibile contestare la posizione di chicchessia.
Se qualcuno (nel rispetto dei regolamenti) si riempie il carniere ad ogni uscita, chi può rimproverarlo?
Se qualcun altro pratica un C&R integrale, chi può avere qualcosa da ridire?


Purtroppo o per fortuna ognuno, nel rispetto delle norme vigenti, è libero di attuare la condotta che preferisce.
Sono sbagliate le leggi, questo è fuori discussione, ma le leggi al momento sono quelle, e chi le rispetta, anche se magari non siamo d'accordo, non può essere rimproverato.

Ci tengo a esporre alcune considerazioni, che si basano esclusivamente sul buon senso:

mercoledì 7 dicembre 2011

Come la vedo io

Iniziamo come si fa tra persone educate.

Buongiorno a tutti, mi presento.

Mi chiamo Federico, e nel mondo dei forum e del web forse qualcuno mi ha già conosciuto come "linuz", che è da ormai più di 5 anni il mio "nick da battaglia" sul fronte pesca.


Sono amministratore del forum di pesca forse più completo d'Italia, PescaOk.it, e ho frequentato e frequento tutt'ora, a tempo perso, numerose community di pescatori.

Sono un pescatore dilettante, nel vero senso della parola. Dilettante nel senso di "licenza B", e dilettante nel senso di "diletto": per me la pesca è uno svago, un divertimento, un modo di rilassarmi e stare a contatto con la natura e con le cose davvero importanti della vita.

«Le cose serie vanno affrontate con leggerezza. Quelle di poco conto con serietà» sosteneva secoli fa Yamamoto Tsune.
La pesca la metto senza dubbio tra le cose di poco conto, nell'economia dei compiti e delle responsabilità di un'esistenza. E proprio per questo ritengo che vada presa maledettamente sul serio.
Io quando mi preparo per una pescata  ci metto un sacco di impegno, voglio che tutto sia perfetto, mi concentro al punto che alla fine della pescata sono a pezzi.
Ma si tratta di una stanchezza sana, bella, piacevole, che dona energie anziché toglierle.